XXII EDIZIONE 2017/2018 Rapporto sul Turismo Italiano
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XXII EDIZIONE 2017/2018 Rapporto sul Turismo Italiano

XXII EDIZIONE 2017/2018 Rapporto sul Turismo Italiano

L’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) è un organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) costituito nel 2014 in seguito alla fusione dell’Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie (IRAT) e dell’UOS di Napoli dell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI), entrambi costituiti nei primissimi anni ‘80. La missione dell’IRISS è rappresentata dallo studio dell’innovazione e dei servizi nell’ottica dello sviluppo della competitività internazionale di imprese e territori, due contesti nei quali si genera valore economico, culturale e umano. Questi temi sono affrontati secondo un approccio sistemico e interdisciplinare che integra la prospettiva economica e aziendale, quella propria della pianificazione e gestione del territorio e, infine, la prospettiva giuridica che investe, anche trasversalmente, tutti gli interessi di ricerca del nuovo Istituto. In ambito turistico, l’IRISS ha sviluppato un ampio patrimonio di competenze, partecipando a progetti di ricerca a livello internazionale e nazionale, alimentando una ricca produzione scientifica. Gli ambiti di interesse più significativi comprendono tourism experience, destination management, nuove tecnologie ICT per la valorizzazione dei sistemi turistici territoriali. Su questi temi l’Istituto promuove varie iniziative, in collaborazione con grandi imprese, come IBM, e con università di eccellenza, come il Rosen College of Hospitality Management. Dal 2011, collabora con il Prof. Emilio Becheri, direttore di Turistica, per la redazione del Rapporto sul Turismo Italiano.

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XXIII EDIZIONE 2018/2019 Rapporto sul Turismo Italiano
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XXIII EDIZIONE 2018/2019 Rapporto sul Turismo Italiano

XXIII EDIZIONE 2017/2018 Rapporto sul Turismo Italiano

L’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) è un organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) costituito nel 2014 in seguito alla fusione dell’Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie (IRAT) e dell’UOS di Napoli dell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI), entrambi costituiti nei primissimi anni ‘80. La missione dell’IRISS è rappresentata dallo studio dell’innovazione e dei servizi nell’ottica dello sviluppo della competitività internazionale di imprese e territori, due contesti nei quali si genera valore economico, culturale e umano. Questi temi sono affrontati secondo un approccio sistemico e interdisciplinare che integra la prospettiva economica e aziendale, quella propria della pianificazione e gestione del territorio e, infine, la prospettiva giuridica che investe, anche trasversalmente, tutti gli interessi di ricerca del nuovo Istituto.
In ambito turistico, l’IRISS ha sviluppato un ampio patrimonio di competenze, partecipando a progetti di ricerca a livello internazionale e nazionale, alimentando una ricca produzione scientifica. Gli ambiti di interesse più significativi comprendono tourism experience, destination management, nuove tecnologie ICT per la valorizzazione dei sistemi turistici territoriali. Su questi temi l’Istituto promuove varie iniziative, in collaborazione con grandi imprese, come IBM, e con università di eccellenza, come il Rosen College of Hospitality Management. Dal 2011 collabora con il Prof. Emilio Becheri, direttore di Turistica, per la redazione del Rapporto sul Turismo Italiano.

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Rapporto sul Turismo Italiano – XXI EDIZIONE 2016/2017
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Rapporto sul Turismo Italiano – XXI EDIZIONE 2016/2017

L’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) è un organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) costituito nel 2014 in seguito alla fusione dell’Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie (IRAT) e dell’UOS di Napoli dell’Istituto di Studi Giuridici In ambito turistico, l’IRISS ha sviluppato un ampio patrimonio di competenze, partecipando a progetti di ricerca a livello internazionale e nazionale, alimentando una ricca produzione scientifica. Gli ambiti di interesse più significativi comprendono tourism experience, destination management, nuove tecnologie ICT per la valorizzazione dei sistemi turistici territoriali. Su questi temi l’Istituto promuove varie iniziative, in collaborazione con grandi imprese, come IBM, e con università di eccellenza, come il Rosen College of Hospitality Management. Dal 2011, collabora con il Prof. Emilio Becheri, direttore di Turistica, per la redazione del Rapporto sul Turismo Italiano. Internazionali (ISGI), entrambi costituiti nei primissimi anni ’80. La missione dell’IRISS è rappresentata dallo studio dell’innovazione e dei servizi nell’ottica dello sviluppo della competitività internazionale di imprese e territori, due contesti nei quali si genera valore economico, culturale e umano. Questi temi sono affrontati secondo un approccio sistemico e interdisciplinare che integra la prospettiva economica e aziendale, quella propria della pianificazione e gestione del territorio e, infine, la prospettiva giuridica che investe, anche trasversalmente, tutti gli interessi di ricerca del nuovo Istituto.

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Rapporto sul Turismo Italiano – XX EDIZIONE 2015/2016
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Rapporto sul Turismo Italiano – XX EDIZIONE 2015/2016

Il Rapporto sul Turismo Italiano, pubblicato da oltre trent’anni, costituisce il documento di economia e politica del turismo più continuo e di più lunga tradizione. Realizzato per la prima volta nel 1984 da un’idea di Piero Barucci ed Emilio Becheri, il Rapporto è stato – e continua a essere – un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori grazie al contributo che offre allo sviluppo e al radicamento di una cultura del turismo in Italia. Nelle varie edizioni sono state proposte alcune categorie ormai divenute di uso comune, come il passaggio dalla concezione di turismo a quella di turismi, l’analisi dellespese regionali sul turismo, il paradosso del Mezzogiorno, la distinzione fra mercato reale e mercato immaginario, le valutazioni sulla competitività internazionale, la Sindrome di Hesse e quella dello zoo alla rovescia, la stima del turismo non rilevato delle abitazioni per vacanze, il concetto di turismo come mercato dei mercati, fino alla definizione di parametri econometrici riconosciuti e poi utilizzati da tutti, che testimoniano il ruolo prioritario del comparto turistico nell’economia nazionale. La XX edizione esce in un momento decisivo per lo sviluppo del settore. Mentre il mercato interno sembra presentare i primi segnali di ripresa, si accentua la concorrenza sul mercato globale, dove continuano ad aumentare i flussi provenienti dai paesi emergenti e le esigenze dei viaggiatori diventanosempre più articolate e sofisticate. L’Italia è, quindi, chiamata a definire nuove strategie per valorizzare e rilanciare la propria competitività a fronte della pressione delle nuove destinazioni e delle politiche di attrazione messe in atto dai competitor tradizionali, anche nei confronti del turismo dei residenti. Il Rapporto offre una base conoscitiva molto ampia per comprendere le dinamiche del settore, che può essere utile per orientare le scelte dei policy maker ma anche le strategie dei tanti operatori che contribuiscono a comporre il mosaico del sistema di offerta di una destinazione nazionale. A tal fine, si propone un quadro molto ricco di dati, analisi, ricerche, studi di casi, che attraversano il comparto in lungo e in largo, cercando di cogliere le tendenze di lungo periodo ma anche i fenomeni emergenti che potrebbero dare vita a nuovi trend. Un’attenzione particolare viene riservata al ruolo fondamentale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che sta promuovendo un processo di pianificazione partecipata per la redazione di un Piano Strategico destinato a creare le premesse per valorizzare le straordinarie risorse del Paese, dove sia finalmente possibile attivare quelle sinergie fra cultura e territorio che rappresentano la chiave di lettura per il rilancio del settore.

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Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia
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Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia

Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia

Supplemento alla XXIII Edizione del Rapporto sul turismo Italiano

a cura di Alfonso Morvillo e Emilio Becheri

L’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) è un organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) costituito nel 2014 in seguito alla fusione dell’Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie (IRAT) e dell’UOS di Napoli dell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI), entrambi costituiti nei primissimi anni ‘80. La missione dell’IRISS è rappresentata dallo studio dell’innovazione e dei servizi nell’ottica dello sviluppo della competitività internazionale di imprese e territori, due contesti nei quali si genera valore economico, culturale e umano. Questi temi sono affrontati secondo un approccio sistemico e interdisciplinare che integra la prospettiva economica e aziendale, quella propria della pianificazione e gestione del territorio e, inne, la prospettiva giuridica che investe, anche trasversalmente, tutti gli interessi di ricerca del nuovo Istituto. In ambito turistico, l’IRISS ha sviluppato un ampio patrimonio di competenze, partecipando a progetti di ricerca a livello internazionale e nazionale, alimentando una ricca produzione scientica. Gli ambiti di interesse più significativi comprendono: tourism experience, destination management, nuove tecnologie ICT per la valorizzazione dei sistemi turistici territoriali. Su questi temi l’Istituto promuove varie iniziative, in collaborazione con grandi imprese, come IBM, e con università di eccellenza, come il Rosen College of Hospitality Management. Dal 2011, collabora con il Prof. Emilio Becheri, direttore di Turistica, per la redazione del Rapporto sul Turismo Italiano.

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Lezioni di Fiscalità d’Impresa
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Lezioni di Fiscalità d’Impresa

Lezioni di Fiscalità d’Impresa

a cura di Clelia Buccico

 

Oggi le imprese richiedono a manager e liberi professionisti una consulenza trasversale che non si limiti ad una guida agli adempimenti contabili e fiscali ma che le supporti nel comprendere globalmente l’equilibrio economico-finanziario in cui versano e le azioni più efficaci da intraprendere sia in stato di normalità che in stato di crisi.
Il volume, poste tali premesse, raccoglie contributi di ricercatori, dottori di ricerca e cultori del diritto tributario al fine di fornire agli studenti, futuri manager e liberi professionisti, le conoscenze utili per comprendere i principi generali della fiscalità d’impresa, nonché gli elementi fondamentali dei principali tributi applicati all’impresa.

Scritti di:
Giuseppe Balbi, Clelia Buccico, Daniela Casale, Aldo Feole, Ottavio Nocerino, Antonio Miele, Angelo Parente, Rocco Santoro, Ezio Stellato, Mario Valenzano, Maria Rosaria Viviano

 

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Dimmi che cuore hai e ti dirò chi sei
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Dimmi che cuore hai e ti dirò chi sei

Dimmi che  cuore hai

e ti dirò chi sei

di Maria Angela Losi

Il cuore può raccontare chi siamo. I geni che ereditiamo e le nostre abitudini ne influenzano la struttura ed il funzionamento. Un cuore pesante secondo gli antichi Egizi indicava che il defunto in vita aveva peccato.

Nel III millennio non possiamo che confermare questa credenza: se il cuore pesa più del normale perché si ispessisce e/o perché si dilata, qualcosa non ha funzionato o non funziona nel nostro corpo. Il libro condurrà il lettore in un viaggio attraverso gli strumenti, sia del singolo individuo sia della ricerca scientifica, per avere sempre un cuore leggero!

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Non siamo soli nell’universo
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Non siamo soli nell’universo

Non siamo soli nell’universo

e comunque non lo saremo mai

di Maria Aponte

Nessun altro termine ha, più di ‘probiotico’, così furiosamente valicato il circoscritto alveo della scienza, imponendosi di prepotenza nell’immaginario collettivo e nella comune risorsa lessicale. Ma noi consumatori da terzo millennio, così scrupolosamente attenti alla valenza funzionale di ciò che ingeriamo, sappiamo davvero cosa c’è nei supplementi che ci consiglia il farmacista? E gli allettanti claims dei prodotti probiotici che, come funghi, spuntano sugli scaffali dei supermercati, ci hanno sul serio convinto? La risposta dell’industria dei probiotici – un indotto che vale oggi cifre da capogiro – non si allontana granché da quella che avrebbe potuto fornire Ilya Ilyich Mechnikov, il visionario Premio Nobel che, oltre un secolo fa, il termine probiotico lo ha coniato: l’assunzione di alimenti contenenti specifici ceppi batterici vivi e vitali – tendenzialmente lattobacilli e bifido batteri – può modulare beneficamente il nostro stato di salute. In questi termini, sembrerebbe che per lustri la ricerca abbia assistito impassibile al rispolvero di un’idea piuttosto datata, ma non vi sarebbe nulla di più falso. La disponibilità di approcci diagnostici sempre più sofisticati, ci ha regalato uno insperata percezione delle moltitudini di batteri che vivono con noi e in noi, e con i quali stabiliamo un rapporto di mutua interdipendenza già a poche ore dalla nascita. Tutto è dunque in divenire e, con ogni probabilità, i probiotici del futuro non somiglieranno affatto a quelli cui siamo abituati. Impareremo a tutelare i nostri simbionti con lo stesso animo con cui curiamo le unghie, perché persino ‘mens sana in corpore sano’, potrà conservare un senso unicamente se impariamo a percepire il nostro corpo come un consorzio di cellule, di cui quelle eucariote che lo costituiscono, non ne rappresentano che una minoranza…

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Il sistema di governance sui contratti pubblici
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Il sistema di governance sui contratti pubblici

Il sistema di governance sui contratti pubblici

di Assunta Baratta

La Pubblica amministrazione persegue sempre l’interesse pubblico che rappresenta il suo fine, anche quando agisce mediante strumenti di carattere privatistico.
Questi ultimi sono disciplinati dalle disposizioni del diritto comune in cui sono trasfusi tutti quei principi che consentono alla P.A. di perseguire il proprio interesse tutelando, allo stesso tempo, gli interessi e le aspettative dei privati.
Gli atti e i comportamenti delle amministrazioni nel corso dello svolgimento del rapporto devono essere valutati anche alla luce dell’interesse pubblico perseguito e in base ai principi di derivazione comunitaria. L’esigenza di specifiche norme volte a disciplinare gli acquisti pubblici di forniture, servizi e lavori è connessa al rischio che in questo settore le amministrazioni favoriscano indebitamente alcuni soggetti rispetto ad altri, in violazione del principio di parità di trattamento, e compiano scelte in contrasto con l’interesse della collettività. La disciplina nazionale e internazionale degli appalti è volta a evitare favoritismi e tendenze protezionistiche e a garantire al cittadino/contribuente che le scelte di acquisto delle amministrazioni pubbliche avvengano al minore prezzo, mantenendo un soddisfacente livello qualitativo dei prodotti e servizi acquistati.
A questo fine la disciplina degli appalti pubblici si fonda su regole di trasparenza e prevede procedure di aggiudicazione che favoriscono l’utilizzazione dei meccanismi concorrenziali per la scelta dell’offerta migliore.
Orbene, il presente saggio ha come precipuo obiettivo quello di guidare il lettore nei meandri della contrattualistica pubblica, senza trascurare la trattazione, nella parte II, delle infiltrazioni mafiose all’interno della procedura amministrativa della gara d’appalto, inficiandola.
La novità del testo è data dalla multidisciplinarietà, ossia s’intrecciano alle questioni di diritto amministrativo quelle riguardanti il diritto civile, il diritto penale e l’economia aziendale, consentendo, in tal guisa, al professionista, di ricevere una visione d’insieme sulle questioni più spinose. La trattazione del libro è caratterizzata, altresì, dal fatto che s’incastonano nell’istituto esaminato le sentenze più recenti della giurisprudenza amministrativa e di legittimità in tema di evidenza pubblica costituendo, la teoria e la prassi applicativa, un connubio vincente! Il testo è aggiornato al decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 cosiddetto “Decreto semplificazioni”.

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