Maestro della parola, infaticabile narratore e intellettuale con un cuore grande e pieno di sole.
Si è spento oggi Andrea Camilleri, e noi vogliamo raccogliere la sua eredità ricordandolo in alcune tra le sue frasi più iconiche.
- “La massima fortuna che un omo può aviri nella vita è quella di non arrivare mai a un punto di disperazione dal quale non puoi tomare narrè”.
- “L’artista è colui che ha una costante percezione alterata della realtà”.
- “Nisciuna pausa può essere concessa in questa sempre più delirante corsa che si nutre di verbi all’infinito: nascere, mangiare, studiare, scopare, produrre, zappingare, accattare, vendere, cacare e morire”.
- “Non bisogna mai avere paura dell’altro, perché tu rispetto all’altro sei l’altro”.
- “Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.”
- “Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre”.
- “Pirchì non si pò campare per anni e anni e anni con una pirsona accanoscennola di dintra e di fora, senza avvirtiri che in questa pirsona è avvinuto un qualichi cangiamento”.
- “Arriva un momento nel quale t’adduni, t’accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui prò non hai calcolato la portata, le conseguenze”.
- “Bisogna guardare la tv portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate”.
- “Penso al paradiso: il paesaggio rasenterebbe la sicilianità visiva, che pace! Montalbano me lo immagino disoccupato, circondato da un placido volteggiare di anatre. E una tazzina di caffè fumante”.
Arrivederci Maestro.