Si intitola “Fiammetta”, il lungometraggio di animazione prodotto dalla società napoletana Uanema Entertainment, con regia di Nicola Barile, e ispirata all’amore tra Boccaccio e la donna che la tradizione è solita identificare nella figlia naturale di Roberto D’Angiò.
Una delle più celebri storie d’amore consacrate dalla letteratura italiana diventa un digital cartoon, realizzato a Napoli, proprio dove è ambientata la storia della musa dell’autore toscano.
La storia vuole che nel sabato santo del 1336, nella chiesa di San Lorenzo Maggiore, Giovanni Boccaccio, figlio di un mercante fiorentino e giunto a Napoli per essere iniziato all’arte bancaria, incontra Fiammetta. Al termine di una straordinaria avventura in cui intrighi, incantesimi e avvelenamenti si intrecciano a gesta eroiche e creature mostruose, si perfezionerà non solo un meraviglioso esempio di amore cortese, ma anche la nascita di uno dei più grandi poeti dell’umanità.
Una curiosità: «Oltre al giovanissimo Boccaccio, infatti, alla corte angioina c’era anche Giotto da Bondone, impegnato ad affrescare alcuni ambienti del monastero di Santa Chiara – racconta Nicola Barile, regista del lungometraggio -. Gli affreschi di Giotto sono andati perduti ben prima della nascita della fotografia e del cinema: il lungometraggio dovrà, quindi, riproporre una ricostruzione di quest’opera perduta, realizzando i disegni degli affreschi di Giotto nel coro delle Clarisse di Santa Chiara».