La pena capitale non è scomparsa. Nella nostra Costituzione «non è ammissibile» (art. 27); la Chiesa cattolica ribadisce, nel Rescritto pubblicato nell’agosto 2018, che “la pena di morte è inammissibile”.
Tuttavia, secondo Amnesty International, sono documentate nel 2018 ben 2.531 esecuzioni. Inoltre 19.300 persone sono detenute nel «braccio della morte».
Le nazioni si impegnano per la moratoria o l’abolizione della pena estrema. Ma nelle popolazioni permane un rumor di fondo a favore della pena di morte, in parte anche sulla base del convincimento errato che questa possa fungere da deterrente. La rilevanza della pena di morte auspicata è riportata nella monografia per alcuni Paesi quali gli USA nei quali è ancora prevalente.
Per l’Italia si è costruito un cruscotto di indagini, alcune relative al 2014, altre nell’orizzonte 2009-2018, una realizzata nel 2020.
Si è individuato un “basso continuo” quantificato nell’ordine del 20%; varî altri risultati si riferiscono alla tipologia campionaria prescelta ed alla inclusione o meno di alcuni segmenti di popolazione.
Ma, al di là dei dati di sintesi relativi all’Italia sono stati individuati alcuni driver.
L’auspicio della pena di morte per i reati gravi tende ad aumentare presso il genere femminile, tra i 22 e i 44 anni, rispetto a quello maschile.
Peso | 100 g |
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Dimensioni | 17 × 24 cm |
Allestimento | Brossura |
Formato | 17×24 |
Pagine | 124 |
Lingua | Italiano |
Anno | 2020 |
ISBN Cartaceo | 978-88-6950-384-9 |
Autore |
Marbach Giorgio |
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