Quello che avete tra le mani non è l’ennesimo libro ‘sulla pizza’. Ma forse il primo libro ‘per la pizza’. Perché in questo libro si parla di diritto alla pizza. Diritto in senso tecnico: l’impianto di norme che coinvolge una fattispecie economica e culturale di grande rilevanza, specie nel nostro paese e specie nella città che l’ha creata. E diritto in senso nobile. Diritto come, trascrivo, “potere di assumere un determinato comportamento in funzione dei propri interessi”. Il diritto bello, quello che richiama i diritti civili, la dichiarazione dei diritti dell’uomo. La possibilità in nome di. Non ci soffermeremo, dunque, sulle dispute solite: chi la fa meglio, chi l’ha inventata, lieviti madre, lievito sì lievito no, i prodotti a chilometro zero e tutte le parole di plastica che sono state introdotte per complicare, in pessima fede, una storia che non è complessa ma, tutt’al più, intensa. Parleremo di casi. Vicende in cui le due tipologie di diritto (quello che comprende le norme e quello che coinvolge le possibilità) si interrogano, si alternano, si illuminano. A volte si scontrano, altre vanno a braccetto.
Parleremo di storie molto note o quasi sconosciute; esemplari, comunque, di come il mondo che ruota intorno alla pizza stia cambiando. Mentre lei, se cambia, cambia poco e bene. E solo quando chi la tratta ha maturato il diritto di farlo.
Peso | 200 g |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
Allestimento | Brossura |
Formato | 15×21 |
Pagine | 160 |
Lingua | Italiano |
ISBN Cartaceo | 978-88-6950-311-5 |
Anno | 2018 |
Autore |
Pisani Angelo |
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