L’evoluzione della crisi pandemica: dalle politiche restrittive alle politiche di coabitazione con il virus. L’inizio della Pandemia ha segnato anche l’esordio della stagione normativa dei DPCM e dei Decreti Legge limitativi di alcune libertà. Stato d’eccezione, legislazione emergenziale.
I cittadini italiani hanno reagito in modo estremamente maturo a tali restrizioni, in nome di una condivisa volontà di popolo, di impedire il collasso del sistema sanitario e tutelare i soggetti più fragili.
Tutto ciò ha dimostrato che, al di là delle speculazioni giuridiche sul rispetto del rapporto tra le fonti del diritto, tra Governo e Parlamento e sulla legittimità costituzionale della normativa Covid è stato proprio un popolo che conosce, respira e informa la propria coscienza allo spirito costituzionale a conferire forza cogente e vincolatività alla legislazione emergenziale, affrontando, su base volontaria profondi sacrifici personali nell’ottica del bene comune.
Con la seconda ondata le circostanze si sono ulteriormente complicate, perdendosi gradualmente la sinergia tra coscienza sociale e restrizioni normative che aveva caratterizzato la prima ondata.
Il sacrificio delle libertà personali si è presto convertito in elevatissimi costi economici e sociali e si è dovuto confrontare con uno stato sociale che faticava a sostenere tutti nel momento del bisogno.
Anche sul fronte economico, il discorso normativo è stato caratterizzato dai decreti legge a catena. Successivamente è stato ideato il sistema a colori dove le restrizioni necessarie secondo il Ministero della Salute erano assoggettate al confronto con i Governatori delle Regioni.
Il legislatore nazionale ha poi ceduto le armi all’Europa, spostando l’attenzione mediatica a Bruxelles.
Si era ormai alle porte della terza ondata, in cui veniva chiesto alla politica italiana una modifica di mentalità tradottasi nel cambio imposto di Governo e nell’avvento dell’era Draghi.
L’avvento dei tanto anelati vaccini ha inaugurato il passaggio dalle politiche restrittive alla stagione della coabitazione con il virus. Tuttavia, il sollievo generato dall’idea di avere finalmente un vaccino ha quasi immediata-mente lasciato il passo ai dubbi, alle perplessità, alle paure. Iniziava la contesa tra la paura del virus e la paura del vaccino.
I vaccini rappresentano una delle conquiste più importanti della medicina e uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica. Ciononostante, la reazione di una larga fetta del paese, di fronte al rischio infinita-mente basso di effetti collaterali del vaccino rispetto a quello molto più alto di contrarre il virus, con effetti deleteri, non sembra avere fondamenta razionali, ma piuttosto legate alla percezione di non avere il controllo sugli eventi, nonché, in seconda istanza, legate alla sfiducia, ormai endemica, verso le Istituzioni.
Malgrado tutte le difficoltà, il Paese ha continuato le campagne vaccinali con risultati abbastanza soddisfacenti (73,1% di vaccinati) e così si è ufficializzato il rapporto di convivenza con il virus. Le politiche restrittive hanno lasciato il passo a politiche di controllo, di distanziamento attenuato, coscienti che le misure di emergenza a breve termine, come le chiusure generalizzate, non rappresentano più una soluzione sostenibile.
La partita oggi si gioca tutta nel trovare “restrizioni intelligenti” fondate su evidenze relative all’efficienza, ai costi economici e all’impatto distributivo. Una sfida non facile che deve ancora una volta mettere da parte la speranza di un immediato ritorno alla “normalità” e cominciare a sviluppare strategie globali, creative e collaborative per convivere con il Covid-19 .
La chiave della sconfitta del virus o della civile convivenza con esso è nella forza ricostruttiva del Paese e nella vitalità del tessuto sociale italiano.
Va recuperato in via principale e diretta il patto costituzionale che ha caratterizzato quella società solidale manifestatasi nei primi mesi dell’emergenza: restituire le Libertà personali per chiedere al popolo Responsabilità.
Peso | 500 g |
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Dimensioni | 30 × 21 cm |
Allestimento | Brossura |
Formato | 21×29 |
Pagine | 220 |
Lingua | Italiano |
ISBN Cartaceo | 978-88-6950-486-0 |
Anno | 2021 |
Autore |
Cogliandro Roberto, Fimmanò Francesco |
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