Nel cupo antro del fabbro, le fiamme erano sempre vive, alimentate dal grosso mantice. Sulla grossa incudine, assestati colpi di martello trasformavano il ferro, rendendolo nobile, utile, familiare: spade e coltelli, armature e corazze, chiodi e ferrature per cavalli, chiavi e utensili vari. Il lavoro del fabbro dava inizio all’avventura quotidiana della sopravvivenza per i popolani e al noioso scorrere del tempo per i nobili.
Peso | 240 g |
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ISBN | 978-88-88688-14-5 |
Pagine | 96 |
Anno | 2008 |
Formato | 15×21 |
Allestimento | Brossura |
Lingua | Italiano |
Autore |
Leone Giovanni |
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