Il libro prende in esame sia l’aspetto tecnico che i significati più profondi e meno evidenti del mestiere del sarto. Attraverso una panoramica anche visiva sulla bottega originale, e proseguendo attraverso fonti e citazioni letterarie, si evidenzia il legame che l’artigiano ha con i suoi principali strumenti; l’ago e le forbici e le loro opposte, eppure indissolubili, proprietà. Quindi la storia delle corporazioni e delle arti dei sartori nell’Italia centrosettentrionale diviene la via attraverso cui sottolineare l’aspirazione degli artigiani dell’ago e dell’abito ad emergere, a conquistarsi un posto anche politicamente rilevante in quel frangente storico. L’alba dell’età moderna viene, poi, delineata come foriera di novità per il mestiere del sarto. In questo susseguirsi di epoche e di nuove esigenze viene mantenuta costante l’attenzione per il rapporto che intercorre tra sartoria e società, tra umori e aspirazioni sociali e la necessità di esprimerle attraverso capi d’abbigliamento sempre diversi. Infine, la nascita della moda ed il sorgere di un concetto più globale di eleganza segneranno un bivio ineludibile per il futuro e la sopravvivenza di quello che è indiscutibilmente uno dei più antichi mestieri del mondo.
Peso | 150 g |
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ISBN | 978-88-6950-010-7 |
Pagine | 112 |
Anno | 2015 |
Formato | 15×21 |
Allestimento | Brossura |
Lingua | Italiano |
Autore |
Zappulli Andrea |
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