La forza distruttrice del mare e la sua incredibile clemenza. La capacità di condannare e salvare, per sempre. L’inarrestabile potenza di capovolgere una barca e l’irresistibile spinta a crederci ancora. Le onde che si infrangono, le onde che accarezzano. Sulla dicotomia del mare si muove questa storia.
Il mare è prima carnefice, amante voluttuoso, eterno nemico e prigione, poi diventa una placida culla, unica flebile speranza, sola via d’uscita, ultima salvezza. Il racconto di un giovane ragazzo, Seyum, che si trova per due volte ad affrontare il mare e a sconfiggerlo per trovare la libertà. Una storia inventata, in un luogo che non esiste, che però purtroppo riflette, allegoricamen-te, qualcosa di tristemente vicino alla realtà dei giorni nostri. Troppe persone che sfidano il mare per trovare la libertà e finire in una prigione più grande di quella che hanno lasciato. Come Seyum, però, bisogna crederci e lottare nel nome del mare. Perché, del resto, nel nome del mare l’uomo spera, prega e invoca. Al di là del mare l’uomo fugge. Per colpa del mare l’uomo spesso e ancora si perde. Ma nel nome del mare l’uomo sempre e per l’ultima volta si salva.
Peso | 200 g |
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Dimensioni | 13 × 21 cm |
Allestimento | Brossura |
Formato | 13×21 |
Pagine | 160 |
Lingua | Italiano |
ISBN Cartaceo | 978-88-6950-396-2 |
Anno | 2020 |
Autore |
Ciccariello Oreste |
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