di Guido Trombetti e Giuseppe Zollo
L’aritmetica, la geometria, il calcolo e la logica hanno un ruolo rilevante nella Divina Commedia. Nei numeri Dante trova la chiave per immaginare la struttura del mondo ultraterreno in coerenza con un più ampio disegno cosmologico e teologico e una indicazione sicura di come ricondurre gli affari umani ad un progetto di salvezza. Inoltre, la matematica gli fornisce esempi di verità e certezze altrimenti inesprimibili, e, allo stesso tempo, segnala i limiti che la ragione umana non è in grado di varcare. E, dunque, il poeta non esita ad attingere a piene mani al sapere matematico del tempo. Alla matematica dotta dei sapienti, che rilegge alla luce del messaggio cristiano la tradizione pitagorica e platonica. Alla matematica pratica dei mercanti, per i quali il numero è misura e calcolo.
Nelle mani di Dante gli esempi e le dimostrazioni matematiche si trasfigurano in immagini e metafore potenti al servizio di una complessa visione poetica dell’uomo e del suo destino.
Nessun altro poema ha tanta matematica e scienza come la Divina Commedia.
Il libro è un viaggio tra i riferimenti matematici della Divina Commedia, investigati per funzione dimostrativa che il poeta vi attribuisce, e analizzati all’interno dello sviluppo storico della disciplina.
Peso | 200 g |
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Dimensioni | 17 × 24 × 0,7 cm |
Allestimento | Brossura |
Formato | 17×24 |
Pagine | 104 |
Lingua | Italiano |
ISBN Cartaceo | 978-88-6950-455-6 |
Anno | 2021 |
Autore |
Trombetti Guido, Zollo Giuseppe |
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